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Torre di Abbacurrente

  • paesaggioanordovest
  • 13 mar 2017
  • Tempo di lettura: 1 min

“(…) il paesaggio sensibile o visivo, costituito da ciò che l’occhio può abbracciare in un giro di orizzonte o, se si vuole, percettibile con tutti i sensi; un paesaggio che può essere riprodotto da una fotografia. (R. Biasutti, Il paesaggio terrestre, Utet, Torino: 2a ed. 1962)


Abbiamo voluto aprire il nuovo post con questa citazione che riteniamo esprima in maniera chiara il nostro concetto di paesaggio. Se da una parte infatti il paesaggio è sensibile in quanto espressione della nostra percezione sensoriale dall’altra lo è per la sua estrema fragilità.


Proprio per questo, in occasione della Giornata Nazionale del Paesaggio, abbiamo voluto dedicare un post alla Torre di Abbacurrente a Platamona che ha rappresentato e continua a rappresentare un punto fermo all’interno del paesaggio costiero e che oggi a causa della continua erosione costiera rischia di scomparire per sempre.



 
 
 

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